Benedetta Costanzo,
nata a Napoli, è Avvocato, Ispettore del lavoro e Dottore di ricerca in diritto comparato e sistemi giuridici. Diplomata al Liceo Classico di Aversa con il massimo dei voti, si è laureata in giurisprudenza con 110 e lode e poi specializzata in professioni legali. Vive a Pesaro, per seguire suo marito Ernesto, Magistrato, ed è mamma innamorata dei suoi splendidi figli, Anna Maria e Vincenzo. Matura l’ispirazione poetica nel periodo Covid, scoprendo inaspettatamente di averla eredita dalla mamma Nicoletta. Nella pubblicazione di questo libro è stata incoraggiata dal suocero Vincenzo, scrittore molto conosciuto negli ambienti letterari. Ha partecipato con opere inedite al IV Premio Letterario Nazionale Inps di narrativa e poesia della XXXIV Edizione dal Salone Internazionale del Libro di Torino.
La sua POESIA, già apprezzatissima da chi ha avuto modo di leggerla, non ha alcuna velleità di metrica né di scuola, è una lente prospettica con cui la realtà acquista colori e sfumature diverse ed esprime la sensibilità e la determinazione del suo essere donna che, seppur nutrita di idee moderne e progressiste, trova nella scrittura il punto nodale dei profondi valori degli affetti e della famiglia. L’autrice in tale ottica propone in questa raccolta delle intime riflessioni su temi a lei cari, tra i quali lo scorrere del tempo, la percezione di sé, la forza delle donne, il suo essere madre, il senso della vita, la consapevolezza dell’incapacità umana di vivere appieno il presente.