Biografia
Marotta Sabrina
Nata a Cosenza nel 1969, si è formata all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
Sin dai prima anni '90 si occupa di organizzazione, allestimento, cura della grafica per pubblicazioni d’arte, partecipazione a mostre d’arte contemporanea.
Dal 2000 con “Sottovuoto”, in collaborazione con l’artista Alfredo Granata inizia ad interessarsi anche di video performance. Nel 1990 realizza alcuni disegni illustrativi per l’articolo: “I miracoli dell’abate Gioacchino da Fiore” di Luigi Verardi, pubblicato su “Calabria letteraria n° 4-5-6. Tra le rassegne cui prende parte si ricordano: “Spazio libero”, Museo Comunale di Praia a Mare (CS); “Palme d’autore”, Orto Botanico dell’Università di Palermo; “Muse di sera”, Centro Angelo Savelli, Lamezia Terme (CZ); “Passaggi d’oltremare”, Museum of Fine Art, La Valletta Malta; Omaggio a Mattia Preti, 1669-1999 Museo civico di Taverna (CZ); “Dal due l’uno”, Ex Convento dei Cappuccini di Dipignano (CS). Nel 2006 viene selezionata dall’Associazione culturale CHroma di Cosenza per partecipare alla rassegna di arte femminile “Disertare dissertare”, Castello Colonna di Genazzano, Roma. Lo stesso anno realizza due pannelli decorativi per il comune di Celico che descrivono la toponomastica della “Ruga dei morti” e di “Minnito”. Nel 2012 è la volta della mostra internazionale “Living Stone”, in occasione del cinquantenario della scoperta del bos primigenius di Papasidero. A partire dal 2015 inizia ad interessarsi della violenza di genere, sulle donne in particolare, e presenta nell’ambito dell’evento “Sonore Alchimie” a Davoli (CZ) un’istallazione dal titolo “Stasi sentimentale” nella quale, parafrasa il titolo dell’opera “Azione sentimentale” di Gina Pane.Nel gennaio 2020 è la volta di “Ombre” performance nell’ambito della rassegna “Fuoco sotto la cenere” tenutasi nello studio dell’artista Alfredo Granata a Celico.Nell’estate del 2021 ritorna prepotentemente il tema della violenza sulle donne e, in occasione del trentatreesimo anniversario della morte di Roberta Lanzino, realizza la “panchina rossa con esplosione di rose bianche”, posata nella villetta comunale intitolata alla ragazza barbaramente uccisa.Vive e lavora a Celico ed è attualmente docente di Arte e Immagine presso la scuola secondaria di primo grado.