Genesi storica della colonizzazione silana

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Questo lavoro, oltre a proporre una rivisitazione storica della Sila tra il XIX e la prima metà del  XX secolo, è un’accurata rielaborazione dei molteplici studi e pubblicazioni del prof. Giuseppe Tallarico, omonimo dell’autore, attinenti all’importanza biologica ed agraria dell’esteso altopiano meridionale della Sila e che sono il risultato di una lunga e assidua ricerca sperimentale effettuata in loco per oltre un quarto di secolo (1930-1958), sotto l’egida della Fondazione Politecnica per il Mezzogiorno d’Italia e del Centro di Studi Silani del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Tallarico ci rende consapevoli del maestoso panorama silano e i suoi scritti assumono un’interessante funzione informativa e un’importanza primordiale per lo sviluppo socioeconomico della Regione.

L’opera è corredata da un’ampia sintesi della colonizzazione silana sin dai tempi di Gioacchino Murat fino alle leggi che decretarono, nel 1950, la definitiva istituzione dell’Opera Sila.

Allo scopo di avere elementi fondati e sicuri sulle reali possibilità agrarie delle diverse zone silane, e acquistare, inoltre, le conoscenze e i dati che permettono di stabilire le precise direttive da seguire nella eventuale colonizzazione silana, l’autore, coadiuvato dall’ing. Angelo Steiner, già direttore dei lavori degli impianti idroelettrici silani, predispose uno studio completo per la trasformazione fondiaria dell’altopiano, in modo da rendere la Sila luogo residenziale grazie alle sue risorse forestali, idriche e agricole.

Si tratta di un’attenta ricerca storica delle nostre radici più profonde alla riscoperta dei valori in cui hanno creduto i nostri padri e, allo stesso tempo, è un’occasione per raccontare questo primo fenomeno di colonizzazione dell’altopiano e per rendere note le origini dell’Opera di Valorizzazione della Sila, che rese effettivamente possibile la colonizzazione negli anni Cinquanta.

Descrizione volume

F.to cm 21×30, 232 pagine con illustrazioni + copertina con alette