Un tempo fatto a mano – Una storia di neve, di colpe e di silenzi

15,00


Si passa dalla beata innocenza, da una concezione della vita dove tutto è candore e dove tutto è purezza, ad un’altra in cui allignano il vizio e il peccato. La neve è protagonista al pari dei tanti personaggi che popolano il romanzo. La neve che imbianca la scena dei lunghi mesi invernali a rendere fiabesco il paesaggio di ambientazione, collocato in un Sud povero dell’immediato dopoguerra, e a far addentrare il lettore dentro uno spazio e dentro un tempo che evocano la mollezza delle dolci atmosfere delle fiabe per poi condurlo, impalpabilmente, proprio come passi che affondano nella neve, dentro la torva cupezza del mistero che va insinuandosi all’interno di ogni cosa bella.

…E scese la sera. Fuori continuava a nevicare come farina da un setaccio. Gli usci delle case facevano entrare la notte, la luna e gli occhi stanchi delle stelle. Erta silenzio. Silenzio maestoso, assoluto. Anche i cani avevano smesso di latrare e la legna si era addormentata nei focolari. Il cielo era bianco e adagiava sulle tenebre un chiarore immacolato che si confondeva con la coltre nevosa, rompendo il velo che separava terra e cielo. Le rigogliose fronde dei platani lungo la via Soprana si scuotevano, gemevano e anch’esse sembravano sbadigliare. Ogni tanto s’udiva il tonfo delle pigne che si staccavano dal grande abete dei Sironi sotto il peso della neve e lo scuotersi dell’ala di un mero in cerca di riparo. Poi con lo sbadiglio delle case si addormentarono la stanchezza della giornata e le promesse di fatica di domani…

 

COD: 979-12-80879-70-7 Categoria:

Descrizione volume

F.to A5, 212 pagine interne + copertina con alette.